Renault: i 300 segreti della Megane E-Tech 100% elettrica 🎥
La nuova Megane E-Tech 100% elettrica, il primo veicolo della Nouvelle Vague di Renault, è l'inizio di un'ondata di innovazione, con oltre 300 brevetti depositati durante lo sviluppo del veicolo e della piattaforma. Nella nostra serie vogliamo illustrarne alcuni.
L'innovazione fa parte del DNA di Renault da quasi 125 anni. Nel corso dei decenni, l'azienda francese ha costantemente sviluppato l'automobile, con invenzioni che sono ancora attuali. Alcune delle innovazioni più importanti saranno presentate in dettaglio questa settimana.
Uno dei nuovi sviluppi nella tecnologia dei veicoli, ancora nel XIX secolo, fu il cambio diretto (1899 nella Tipo A). A questo seguirono la sostituzione della manovella con un sistema di avviamento automatico (1909), l'introduzione dello sterzo meccanico a cremagliera (1950), l'integrazione del portellone posteriore come quinta porta (1961) e il sistema Plip per la chiusura delle porte tramite un segnale a infrarossi (1983).
In questa serie sulla Megane E-Tech 100% elettrica, non vogliamo presentare tutti i 300 brevetti depositati durante lo sviluppo del veicolo, ma vogliamo evidenziare quattro aree di innovazione che si sono distinte. Oggi iniziamo con il modello stesso e due brevetti sulla costruzione leggera del veicolo:
Autonomia fino a 470 chilometri
La nuova piattaforma della Megane E-Tech 100% elettrica presenta una batteria molto scarica da 60 kWh e un motore elettrico compatto da 160 kW. Ciò consente alla vettura di percorrere fino a 470 chilometri con una sola carica. Il design della carrozzeria ottimizzato dal punto di vista aerodinamico, il peso relativamente basso del veicolo (1740 chilogrammi) e la gestione termica della batteria rendono possibile anche la lunga autonomia.
La Megane E-Tech 100% elettrica, che monta cerchi da 18 o 20 pollici, convince anche per le sue prestazioni di guida sportiva. Da ferma, raggiunge i 100 km/h in 7,4 secondi e ha una velocità massima di 160 km/h.
Il tema della costruzione leggera, che contribuisce alla gamma, è stato supportato, tra l'altro, da due brevetti che hanno permesso di ridurre il peso del design e del materiale del portellone posteriore. Si basano su un nuovo design in combinazione con un nuovo processo di stampaggio a iniezione della plastica. Il portellone posteriore è realizzato in plastica, non ci sono rinforzi metallici e anche il numero di parti è stato ridotto.
renault.ch
Venerdì 15 dicembre leggete perché gli interni offrono così tanto spazio.