Legge sulla CO2: 110.000 voti per il referendum

TUTTO CHIARO Il referendum contro la legge sul CO2 è arrivato. Più di 110.000 elettori chiedono ora un referendum sulla legge sul CO2, che dovrebbe svolgersi il 13 giugno 2021. L'ampio comitato imprenditoriale, che comprende associazioni di diversi settori, insieme alla SVP, ha raccolto circa il doppio delle firme necessarie per [...]

CO2
Thomas Hurter dell'ACS: "Il risultato è ancora più piacevole perché è stato ottenuto in condizioni difficili".

Insieme alla SVP, l'ampio comitato imprenditoriale, che comprende associazioni di diversi settori, ha raccolto circa il doppio delle firme necessarie per il referendum - nonostante le difficoltà nella raccolta delle firme dovute a Corona.

Un nervo scoperto in gran parte della popolazione

Il leader della campagna Ueli Bamert: "Con il nostro referendum abbiamo toccato un nervo scoperto in ampie fasce della popolazione. In meno di tre mesi, il comitato composto da rappresentanti dell'industria automobilistica, dei trasporti, dell'aviazione, dell'edilizia e degli oli minerali, nonché dell'SVP, è riuscito a raccogliere più del doppio delle firme. Siamo fiduciosi che la legge sulla CO2 sarà respinta alle urne.

Contraddizione delle tradizioni liberali della Svizzera
Secondo il Comitato, la legge sulla CO2 non è affatto un compromesso equilibrato, come vorrebbero far credere i suoi sostenitori.

Ueli Bamert: "Al contrario, la legge contraddice tutte le tradizioni liberali della Svizzera, perché comporta più burocrazia, più divieti, più regolamenti e nuove tasse e imposte - e grava in modo sproporzionato su ampie fasce della popolazione".

Aumento del prezzo della benzina, del gasolio, del gasolio da riscaldamento e del gas
La benzina e il diesel diventeranno più cari di dodici centesimi al litro. La tassa sull'olio da riscaldamento e sul gas sarà più che raddoppiata. I biglietti aerei saranno tassati con un massimo di 120 franchi. Per una famiglia di quattro persone, ciò può comportare costi aggiuntivi di oltre 1000 franchi all'anno.

Inoltre, non sono prevedibili costi aggiuntivi per i cittadini a causa dell'aumento dei costi di trasporto delle merci.

La Svizzera ha già intrapreso un percorso di successo

Ueli Bamert: "Tutte queste misure per la presunta protezione del clima, tuttavia, si dissolveranno completamente senza effetto. La Svizzera, infatti, contribuisce solo per lo 0,1% alle emissioni globali di CO2, mentre i maggiori emettitori di gas serra, come la Cina, gli Stati Uniti o l'India, non sono nemmeno vicini a ridurre le loro emissioni in modo significativo. Gli svizzeri, invece, hanno ridotto le loro emissioni pro capite di quasi il 24% negli ultimi dieci anni".

Continuerà la già nota campagna pre-campagna all'insegna del motto "stay sensible".

vernuenftig-bleiben.ch

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