Porsche: Cayenne nei test invernali

Non appena si supera il Passo dello Julier, ci si accorge di quanto la nuova Cayenne sia un'auto sportiva: segue ogni piccolo cambiamento di direzione grazie allo sterzo integrale, l'autonomia è elevata eppure è facile da controllare. Anche se da alcune prospettive sembra più un facelift, dietro c'è un design completamente nuovo. Più leggera grazie all'alluminio e alla fibra di carbonio, più agile e chiaramente più sportiva.

L'aumento della pressione di contatto riduce lo spazio di frenata
Lo spoiler adattivo sul tetto aumenta la deportanza, soprattutto sulla Turbo, e agisce come un freno ad aria per ridurre lo spazio di frenata. Naturalmente non si avverte nulla di tutto ciò sulla pista ghiacciata di Samedan, ma si avverte la compensazione attiva del rollio insieme alle sospensioni pneumatiche, parte del sistema chiamato 4D-Chassis Control di Porsche. Considerato il peso complessivo di circa due tonnellate, c'è una leggerezza inaspettata, nessun ondeggiamento o sbandamento sui dossi, anche se stiamo girando intorno ai piloni a tutto gas e con un ricco angolo di derapata.

Continua la storia di successo della Cayenne
Michael Glinski, Direttore Generale di Porsche Svizzera: "Con la terza generazione di modelli, continuiamo senza soluzione di continuità la storia di successo della Porsche Cayenne. La Cayenne è sempre stata un potente veicolo tuttofare. Combina una spiccata sportività con un comfort lussuoso. Motto: oggi in ufficio, domani in fuoristrada e nel fine settimana sul circuito. La Cayenne garantisce ambiente, precisione e piacere di guida su qualsiasi terreno, unitamente al tipico design Porsche. Inoltre, abbiamo ulteriormente digitalizzato e collegato in rete il veicolo, orientandolo così in modo coerente al futuro".

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